Viaggio a Ocean Avenue
- Mitch
- 21 apr 2021
- Tempo di lettura: 2 min
La storia degli Yellowcard

“There's a place of Ocean Avenue
Where I used to sit and talk with you” (Ocean Avenue)
Ci troviamo a Santa Monica, in California ed Ocean Avenue è la strada più a ovest che si affaccia sull’oceano, dove sono presenti in genere hotel e appartamenti lussuosi.
Pochi ai tempi sapevano della sua esistenza, forse per molti la California era puramente un posto da “sognare” ma è da qui che inizia il viaggio degli Yellowcard.

Il brano ci racconta il trasferimento dalla loro cittadina natale Jacksonville (Florida) alla California, in vista di ciò che sarà un tour pesante, ma pur sempre inseguendo i loro sogni.
Ottenendo un disco di platino, vendendo solo negli States 2,5 milioni di copie, secondo molti esperti nel settore, l’album ha avuto una grandissima importanza nella musica pop punk del primo decennio del XXI secolo.
Siamo all’inizio degli anni 2000 e band di questo calibro iniziano a prendere il sopravvento: New found glory, Good Charlotte, Fall out Boy.
Molti storceranno il naso alla presenza di un violinista nella band, ma credetemi è il tocco di classe che rende il tutto estremamente molto figo; è grazie a Sean Mackin con il violino, che molti fan iniziarono ad amare quest’album da uno stile musicale unico.
Oltre la title track “Ocean Avenue”, c’è “Way Away” il primo singolo con cui si presentarono al mondo e che arrivò alla venticinquesima posizione nelle classifiche americane.
Diciamoci la verità, quanti di voi non si sono immaginati a suonare quel pezzo fantastico da rock band nella propria cameretta a tutto volume?
Purtroppo c’è da dire che tutte le belle storie hanno una fine, e nel 2017 gli Yellowcard salutano il mondo della musica dopo 20 anni di attività con l’ultimo concerto alla House Of Blues di Anaheim, in California; esibendosi con “Ocean Avenue” come ultima canzone.
Inutile negare che, anche se ci troviamo in una nuova generazione di stile musicale, certi album ci han lasciato dei ricordi memorabili e che tutt’ora non possiamo dimenticare.
Mi ritengo molto fortunato ad esser nato negli anni ‘90 ed aver scoperto il sound punk/rock dei primi anni 2000, perchè è grazie a band di questo calibro che ho scoperto il vero piacere della musica.
THANKS GUYS

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